2014 - Report 5° missione

Zambia Kafue District

Projects:
EuropeAid/132-456/L/ACT/ZM: "Community-based project on non-communicable-diseases"

5° Missione Chirurgia Generale : Ottobre/Dicembre 2013

Report: In questo periodo il KDH sta attraversando una fase di transizione: secondo il piano sanitario nazionale, da ospedale distrettuale dovrebbe essere riqualificato come “General Hospital”. A tal fine, i lavori per il reparto chirurgia sono quasi ultimati, mentre è in corso la definizione dell’organico per il nuovo dipartimento. Dunque, in vista di una completa ristrutturazione, le attività chirurgiche eseguite secondo lo schema finora adottato sono state ridotte; anche perché si è verificata un’improvvisa carenza di personale medico, aggravata da una crisi della banca centralizzata del sangue che ha reso difficile reperire le unità necessarie da tener pronte per la chirurgia maggiore. Data l’inevitabile riduzione degli interventi chirurgici, abbiamo ritenuto opportuno inserire  - anche in base alla richiesta della controparte locale – le seguenti attività: 1) Supervisione alla chirurgia ostetrica in casi selezionati; 2) Ambulatorio chirurgico, 3)Training on the job per studenti.
1) Nel precedente rapporto abbiamo già evidenziato la perizia dei medici locali nella disciplina “ostetricia e ginecologia”, dunque facciamo riferimento a quanto già dettagliatamente illustrato. Nel periodo 16 ottobre - 4 dicembre 2013 abbiamo seguito 10 tagli cesarei con le seguenti indicazioni: 1 presentazione trasversa, 2 gravidanze a termine con fibroma uterino, 1 feto morto non espulso in maniera naturale, 1 laparocele in pregressi multipli cesarei, 5 sofferenze fetali. Solo il caso di laparocele ha richiesto un mio intervento diretto al tavolo operatorio, gli altri casi sono stati portati a termine senza difficoltà dai due medici e la “licentiate” attualmente in servizio. In tutti i casi, tranne che nel laparocele, si è scelta l’incisione di Pfannestiel con apertura nel segmento inferiore in nove casi, mentre un’apertura longitudinale e stata scelta  nella presentazione trasversa. Non si sono verificati incidenti intraoperatori, le manovre di estrazione e le procedure di chiusura sono state eseguite correttamente. Commento: certamente positivo il nostro giudizio, anche se, disgraziatamente, in chirurgia ostetrica possono verificarsi complicanze drammatiche che possono mettere a dura prova anche i più esperti: certamente questa è una questione che rimane aperta, è dunque importante continuare l’addestramento e qualificazione del personale locale. Non esprimiamo giudizi – perché non di nostra competenza – sulle indicazioni; tuttavia la diagnosi di sofferenza fetale compare un po’ troppo spesso, e forse sarebbe utile qualche missione di ostetrici esperti per verificare se è possibile ridurre il numero di tagli cesarei mediante procedimenti alternativi.
2) Di regola l’ambulatorio chirurgico era a carico dei medici locali che riferivano a noi i casi più delicati; data l’improvvisa carenza di risorse umane, nelle ultime due settimane ce ne siamo assunti la diretta responsabilità. Su 48 casi esaminati, in gran parte controlli o patologie funzionali, abbiamo selezionato quanto segue: 1 sospetto diverticolo di Zenker, 1 neoformazione sacro-coccigea, 4 ernie inguinali in adulti, 2 ernie ing. Infantili, 1 gozzo tiroideo, 3 fibromi uterini, 3 ipertrofie prostatiche di natura verosimilmente benigna, 1 massa addominale di origine verosimilmente epatica, 1 Emorroidi di II grado, 1 tumefazione parotidea, 2 tumefazioni mammarie verosimilmente fibroadenomi, 1 Cheloide post-ustione del collo. Abbiamo successivamente operato i casi che non richiedevano particolare impegno o scorte di sangue; tuttavia avremmo comunque trasferito il diverticolo esofageo e la tumefazione parotidea perché patologie richiedenti ulteriore specializzazione. Il risultato di questa iniziativa mostra comunque un numero di casi chirurgici maggiore di quanto selezionato precedentemente dai “general practitioners”, per cui in futuro sarà forse indicato un maggior coinvolgimento dello specialista.
3) È in corso presso il KDH un importante programma finanziato dalla ONG svizzera Solidarmed;  a tale organizzazione è stata affidata il corso di Medicina Interna per i “Licentiate” diretto dalla dr. Anette Boose. I Licentiate sono figure professionali a metà strada fra infermieri specializzati e medici; per rendersi conto della loro importanza, basti pensare che al KDH i licentiate fanno gli stessi turni dei medici con le medesime responsabilità.  Abbiamo quindi accolto volentieri l’invito della dr. Boose di illustrare agli studenti i casi per i quali è chiesta consulenza chirurgica. Ovviamente non si tratta di un corso, ma di un utile primo passo nell’approccio del paziente chirurgico; assai spesso, infatti, le patologie chirurgiche possono essere misconosciute come anche può capitare che malattie decisamente di interesse internistico possono simulare malattie “chirurgiche”. Pertanto, seguire le consulenze è un importante complemento nel tirocinio pratico degli studenti. In tutto le consulenze richieste e seguite dagli studenti sono state 19.

Chirurgia generale : abbiamo detto che è stata inevitabile una riduzione dell’attività chirurgica, che comunque non è stata soppressa anche se alquanto ridimensionata. Questi i casi operati:

diagnosi

intervento

esito

note

Voluminosa cisti del dotto tireoglosso

asportazione

guarigione

 

Tumore ghiandola sottolinguale

asportazione

guarigione

Richiesto Esame istologico

Tumore solido regione sacro-coccigea

asportazione

guarigione

Richiesto esame istologico

8 ernie inguinali in adulto

bassini

guarigione

 

4 ernie inguinali infantili

Escissione sacco erniario

 

 

1 ernia inguinale strozzata

Riduzione + Bassini

guarigione

 

Volvolo del sigma plurirecidivo

Riduzione endoscopica

guarigione

La paziente rifiuta intervento di resezione

Grave trauma mano destra con parziale amputazione II e III dito

Parziale ricostruzione dita

Parziale recupero funzionale mano destra

 

Contrattura del collo post-ustione

Escissione contrattura e plasica a Z

Recupero funzionale. Follow-up a tre mesi

 

Conclusioni
In base all’esperienza bimestrale descritta, i cui commenti e osservazioni sono stati espressi nei singoli paragrafi, crediamo utile dare le seguenti indicazioni:

  1. Una missione bimestrale di un esperto ostetrico potrebbe ulteriormente migliorare la già ottima efficienza del servizio ostetrico –ginecologico con particolare attenzione alla riduzione dei costi
  2. Programmare le missioni chirurgiche quando sarà ben definita la nuova qualifica dell’ospedale sì da identificare necessità e priorità.
  3. Nel frattempo, missioni di ortopedici sarebbero utili e gradite al personale locale

                                                                                                         Dr. Giovanni Fioravanti MD 

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