di Pier Luigi Starace - Fondatore VPM
Latina 16.09.2025
“Dal Libano trema e rosseggia sul mare la fresca mattina, da Cipro avanzando veleggia la nave crociata latina”
Da alcuni giorni mi ricorrono alla memoria questi versi della poesia carducciana “Jaufré Rudel”, studiati 76 anni or sono. Una storia medievale di fede e d’amore. Jaufrè Rudel, castellano francese e poeta, viene a sapere che a Tripoli di Siria c’è una principessa che aiuta i suoi correligionari cristiani in territorio islamico. Se ne innamora e le dedica le sue canzoni consumandosi d’amore a distanza. Prima che sia troppo tardi si fa crociato e s’imbarca, non per combattere, ma per donare a lei il suo ultimo respiro d’innamorato. Ciò premesso, l’allusione ai luoghi ha fatto scattare l’analogia tra quel passato e l’evento di questa mattina del 16 settembre 2025, per me il più importante al mondo. Nella fresca mattina d’oggi su quelle stesse rive, appena più a sud, rosseggia il sangue, sempre fresco di giornata di palestinesi non rassegnati alla morte per fame con le loro famiglie. E in quelle stesse acque oggi, spinta dal vento settembrino come fu per Rudel, sta avanzando la flottiglia di naviganti di pace che han fin troppo atteso a muoversi dopo le quotidiane impotenze istituzionali globali a fronte della distruzione inumana di Gaza. La Sumud Flotilla spinta da un "amor fati" in ondate crescenti montanti dal cuore del mondo, fino a che la volontà stragista di disumanizzazione sia vinta ed avvinta nell'abbraccio, tanto più rianimante quanto più soffocante, della volontà di salvezza.
Soffierei su quelle vele la mia anima.
Pier Luigi Starace
